Il servizio alle chiese
Fratello, sorella, se sei venuto in comunità non è per te stesso ma per i fratelli, uomini e cristiani. La missione è una funzione di tutta la chiesa, che tu realizzi nelle relazioni con quelli che non confessano Cristo a loro salvezza. La comunità non è fine a se stessa: essa è stata inviata al mondo per annunciare la buona notizia. Il senso della missione deve perciò pervaderla. Per attuare tale missione, la comunità può decidere la creazione di fraternità. Come i discepoli di Cristo inviati a due a due, i fratelli in missione e fraternità sono un segno dell’annuncio del Cristo presente. Fratello, sorella, tu provieni da una chiesa cristiana. Non sei entrato in comunità per rifare una chiesa che ti soddisfi, a tua propria misura; tu appartieni a Cristo attraverso la chiesa che ti ha generato a lui con il battesimo. Riconoscerai perciò i suoi pastori, riconoscerai i suoi ministeri nella loro diversità, e cercherai di essere sempre segno di unità. Guardati dal criticare meschinamente e con amarezza, senza amore, la chiesa. Più volte sarai tentato di farlo. Ma guarda prima la vita della comunità. Non scopri in essa tante deficienze come nella chiesa?
(Regola di Bose 41-43.45)
Se a Bose si è ben poco propensi a parlare di fuga dal mondo (quello che si cerca è piuttosto una fuga dalla mondanità e dagli idoli che possono rendersi ben presenti anche in monastero!), ancora meno si è mai pensata o praticata una fuga ecclesiae.
La comunità è radicata nella chiesa locale in cui il Signore l’ha voluta e svolge un ministero tipicamente ecclesiale sia all’interno della propria diocesi di appartenenza che in altre chiese locali: predicazioni, ritiri spirituali, pubblicazione di sussidi biblici, di collane di spiritualità, di testi ebraici e patristici.
Nell’intento di servire le altre chiese imparando anzitutto ad ascoltarle e a conoscerle, dal 1993 la comunità organizza i Convegni ecumenici internazionali di spiritualità ortodossa, che si svolgono a Bose tutti gli anni nel mese di settembre e offrono l’occasione a studiosi ortodossi e di altre confessioni cristiane di incontrarsi per accrescere la comunione attraverso la conoscenza reciproca e l’approfondimento dei tesori spirituali delle tradizioni proprie di ciascuno.
Con spirito analogo, dal 1996 la comunità ha iniziato a promuovere una serie di Convegni sulla spiritualità della Riforma, in collaborazione con le facoltà protestanti di Neuchâtel e di Strasburgo. Dal 1994 partendo con una riflessione sulla celebrazione eucaristica rinnovata dal Concilio Vaticano II si svolgono a Bose i Convegni Liturgici Internazionali. Dal 1998 con un convegno su Cristina Campo si svolgono i Convegni internazionali di spiritualità.
Cosciente di essere peccatrice, la comunità si guarda dal criticare con grettezza e meschinità le miserie della chiesa, ma in forza dell’Evangelo, che è potenza di Dio, osa umilmente ma fermamente richiamare se stessa anzitutto, e tutti coloro che le chiedono una parola, alla vigilanza contro le tentazioni antievangeliche che essa discerne nella chiesa e nella storia.