16 gennaio 2022
Preliminare a ogni discorso sul lavoro in una comunità monastica è l’assunzione della vita monastica come vita, come la propria vita e poi la determinazione a formare un solo corpo con le persone che compongono la comunità. Il lavoro è dimensione costitutiva della vita monastica perché è anzitutto costitutivo della vita tout court ed è essenziale per l’equilibrio psicologico, affettivo e spirituale di una persona e lo manifesta anche. È essenziale per la sua umanità.
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2 gennaio 2022
La paura è nemica del futuro, come è nemica del cambiamento, come è nemica del morire. Perché ogni inizio profondo e autentico è anche una morte, ovviamente simbolica, è oltrepassare uno stadio. La capacità di cominciare ha dunque anche a che fare con la fede. Proprio per questo ciò che ci fa paura è ciò che va affrontato con fiducia, con audacia, faccia a faccia.
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12 dicembre
La gioia che viene comandata, la gioia “nel Signore”, non coincide con l’umore del momento, non collima con la situazione emotiva che la persona sta vivendo. Nasce dalla fede. Ovvero dall’avere in sé il pensiero del Signore, dal custodire fisso nel proprio cuore il ricordo del vangelo, dal vivere in mezzo agli altri con la parola del Signore fissa nel cuore e dunque con la capacità di vivere e mostrare gioia anche in mezzo a tribolazioni.
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5 dicembre
La cella può aiutarci a fare amicizia con il nostro corpo insegnandoci ad ascoltarlo e a pacificarlo. Ci può insegnare un rapporto contemplativo, non consumistico con il tempo. Con il silenzio interiore verso cui ci indirizza, la cella ci può istruire sull’arte del parlare con sapienza, con riflessione, con ponderatezza, con rispetto.
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