21 novembre 2025
Gesù ha raggiunto la meta del suo viaggio. Sappiamo che il viaggio è un tempo di cammino esterno ma anche interno a noi stessi.
In effetti, Gesù ha approfondito la comprensione del desiderio di Dio per il suo popolo e noi tutti, così come la modalità con la quale questo desiderio doveva compiersi.
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20 novembre 2025
Parole dure quelle che ci vengono incontro oggi. Possiamo intenderle come “vangelo” ossia “buona notizia” anche per noi? Proviamo a contestualizzarle.
L’evangelista Luca alcuni capitoli prima aveva raccontato che, “mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme” (Lc 9,51).
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19 novembre 2025
Siamo tra coloro che sono alla ricerca di un segno e pensano che il Regno di Dio debba manifestarsi da un momento all’altro? Ecco che Gesù ci racconta una parabola per farci comprendere che attendere il regno non è questione di prepararsi a essere spettatori di chi sa quale rivelazione o evento, ma di fare spazio oggi a una parola e a una “consegna”: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio si è avvicinato; convertitevi e credete nel Vangelo» (Mc 1,15).
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18 novembre 2025
Il vangelo di oggi è un bel racconto, piacevole da leggere, che ha una narrazione che procede veloce, un’azione dopo l’altra fino ad arrivare all’affermazione di Gesù: “Il figlio dell’uomo è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto” (v. 10). Parola di Gesù che ci consola perché ci ricorda che il Signore è sempre vicino a noi anche quando noi siamo e ci sentiamo persi e lontani da lui.
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17 novembre 2025
Nel brano di oggi si parla di due cecità, la cecità del cuore dei discepoli e quella vera e propria di un cieco che mendica sulla strada di Gerico.
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15 novembre 2025
Siamo all’inizio del capitolo 18 di Luca, di fronte a un testo che si trova solo in questo vangelo. I versetti che precedono parlano della venuta del Figlio dell’uomo nel suo giorno: venuta imprevedibile e improvvisa, che avverrà in un tempo di tribolazione e incertezza, tempo in cui fra due persone che si troveranno nella stessa situazione “l’una verrà portata via e l’altra lasciata” (Lc 17,34-35), tempo in cui bisognerà perdere la propria vita per mantenerla viva (cf. Lc 17,33).
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14 novembre 2025
Il brano del Vangelo odierno contiene le parole conclusive del primo discorso escatologico di Luca e prefigura il compimento della storia al ritorno certo ma imprevedibile del Figlio dell’Uomo. I toni apocalittici di questo evento sottolineano la natura irripetibile di quell’evento e ci interrogano sui motivi che sostengono o meno la nostra sequela dietro a Gesù.
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13 novembre 2025
“Voi siete il sale della terra”, voi siete la luce del mondo”. Questo è l’impegno esigente richiesto al discepolo del Signore. Ma cosa significa concretamente, oggi, essere sale e luce? Possiamo comprenderlo alla luce delle beatitudini che aprono il discorso della montagna.
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12 novembre 2025
Oggi Gesù, mentre andava “verso Gerusalemme” (v. 11), attraversa la regione di frontiera tra Galilea e Samaria. Non è un dettaglio geografico: il confine simboleggia incontro e passaggio, un luogo dove cadono le distanze tra puro e impuro, tra vicino e straniero. In quella terra di margine, Gesù si lascia incontrare.
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11 novembre 2025
“Quando il Figlio dell’uomo verrà” forse all’improvviso, come leggeremo nelle letture del tempo di avvento che giungerà a breve, ci coglierà probabilmente distratti e affannati in tante faccende e preoccupazioni.
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10 novembre 2025
Nei tre quadri che compongono il brano di vangelo che oggi meditiamo, tutto è iperbolico e sproporzionato: immagini, numeri, effetti… Tutto è assoluto e illogico, e perciò al limite del reale e del possibile.
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8 novembre 2025
La nostra pericope, cioè la porzione del Vangelo per oggi, è il seguito del la parabola di quell’amministratore, forse disonesto ma di certo scaltro, che Gesù porta alla nostra ammirazione.
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7 novembre 2025
l capitolo 16 del suo Vangelo l’evangelista Luca raggruppa alcuni insegnamenti di Gesù sull’uso del denaro e dei beni terreni: un tema che dovrebbe interrogare sempre noi cristiani. E il brano di oggi che apre questo capitolo ci presenta una parabola che ci lascia perplessi, scardina il nostro modo quieto, lineare, di pensare, di ben-pensare.
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6 novembre 2025
Nel vangelo di oggi leggiamo “una parabola” che Gesù rivolge a farisei e scribi di cui ha sentito la “mormorazione” perché vedono che “accoglie tutti i pubblicani e peccatori” e addirittura mangia con loro (cf. vv. 1-2). Il mormorare è una contestazione espressa a denti stretti, un borbottio interiore che Gesù coglie e a cui vuole rimediare rivolgendo loro la parola.
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