23 ottobre
AMBROGIO (1812-1891) E GLI STARCY DI OPTINA
monaci
Le chiese ortodosse ricordano oggi Ambrogio, forse il più grande degli starcy di Optina.
Uomo di vivo ingegno, Aleksandr Michajlovič Grenkov (nome di battesimo del futuro starec) era stato costretto fin dalla giovinezza a ridurre notevolmente le attività a cui pure si sentiva portato, a causa dell'estrema instabilità della sua salute. Indirizzato dal proprio padre spirituale alla vita monastica nell'eremo di Optina, Ambrogio fece conoscenza degli altri due grandi starcy di quel monastero: Leonida (1763-1841) e Macario (1788-1860), dei quali divenne discepolo. Attraverso la sofferenza assunta nella preghiera, Ambrogio imparò a conoscere se stesso e a scoprire nel profondo del suo cuore i segreti della natura umana e il cammino verso la riconciliazione con Dio. Convinto che la potenza di Dio si rivela soprattutto nella debolezza, egli divenne un padre spirituale di grande dolcezza, e impiegò il proprio discernimento non per giudicare gli altri, ma per con-soffrire con loro. Amava ripetere, parafrasando l'apostolo Paolo: « È la bontà di Dio che ci spinge alla conversione».
Divenuto padre spirituale del monastero alla morte di Macario, Ambrogio si adoperò per promuovere l'impegno di tutti i cristiani a sostegno degli ultimi e degli emarginati del suo tempo. La sua figura ispirò ampiamente la letteratura russa, da Dostoevskij a Tolstoj, e di lui fu detto: «Da Ambrogio un insondabile abisso di carità si effonde su ogni uomo». Morì la sera del 10 ottobre 1891, e sulla sua lapide i discepoli posero a suggello della sua vita: «Mi sono fatto debole con i deboli per guadagnare i deboli. Mi sono fatto tutto a tutti, per salvare ogni uomo».
TRACCE DI LETTURA
Tu preghi sempre il Signore perché ti dia l'umiltà. Ma come si può ottenere l'umiltà conducendo una vita così comoda? Se nessuno ti toccasse e tu restassi tranquilla, come potresti riconoscere la tua cattiveria? Come potresti vedere i tuoi vizi? Ti affliggi perché, secondo te, tutti cercano di umiliarti. Se cercano di abbassarti, significa che vogliono renderti umile: e sei tu stessa che chiedi a Dio l'umiltà. Perché allora affliggerti per le persone? Ti lamenti per l'ingiustizia della gente che ti circonda, per il loro atteggiamento verso di te. Ma se aspiri a regnare con Gesù Cristo, allora guarda a lui, come si è comportato con i nemici che lo circondavano: Giuda, Anna, Caifa, gli scribi e i farisei che volevano la sua morte. Egli non si lamentò dei nemici che agivano ingiustamente verso di lui, ma in tutte le terribili sofferenze inflittegli vedeva solamente la volontà del Padre, che aveva deciso di seguire e che seguì fino all'ultimo respiro. Egli vedeva che questi agivano ciecamente, per ignoranza, e perciò non li odiava ma pregava: «Signore, perdonali perché non sanno quello che fanno».
(Ambrogio di Optina, Lettere)
PREGHIERA
Adempiendo il comandamento
del Pastore dei pastori,
hai ereditato
la grazia dello starcestvo,
immedesimandoti con il cuore
in tutti quelli che con fede
accorrevano a te;
e anche noi tuoi figli
con amore ti acclamiamo:
santo padre Ambrogio,
prega Cristo Dio
di salvare le nostre anime.
LETTURE BIBLICHE
Eb 13,7-16; Lc 6,17-23
LE CHIESE RICORDANO...
CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Servando e Germano di Mérida (?), martiri (calendario mozarabico)
COPTI ED ETIOPICI (13 bābah/ṭeqemt):
Zaccaria di Scete (IV-V sec.), monaco (Chiesa copto-ortodossa)
Pelagia la Penitente (IV-V sec.), vergine (Chiesa copto-cattolica)
LUTERANI:
Johannes Zwick (+ 1542), poeta a Costanza e in Svizzera
ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Giacomo, fratello del Signore, ieromartire e apostolo
Ambrogio di Optina, monaco
Sinassi dei santi di Volinia (Chiesa russa)
VETEROCATTOLICI:
Giacomo il fratello del Signore, martire