28 settembre

Confucio (551-479 a.C.)
giusto tra le genti

Nel 479 a.C., nell'odierna città cinese di Qufu, muore Kong Qiu Zhongni, meglio noto con il nome latinizzato di Confucio, che in cinese significa «il maestro della famiglia Kong».
Confucio era nato nello stato di Lu, in una famiglia di alti dignitari. Entrato a far parte dei funzionari del mandarinato cinese a 17 anni, egli dedicò tutta la vita a combattere il malcostume dilagante e a ricondurre l'amministrazione dei beni pubblici alla giustizia e all'ordine, che egli riteneva qualità naturali. Confucio visse e predicò un rinnovamento della società a partire dal rinnovamento interiore di ogni persona, combattendo tutti gli idoli che allontanano l'uomo dall'amore per la rettitudine e per l'armonia con i propri simili. Sebbene fosse un credente negli dèi dei suoi padri, Confucio, a differenza di Laozi (Lao-Tze), non invocò la religione per condurre la sua opera di riformatore, ma si limitò a far uso del buon senso e della sua conoscenza profonda dell'uomo. Il suo insegnamento ebbe un impatto enorme sulla cultura cinese e permane tuttora come una delle pietre miliari della più popolosa civiltà della terra. Il suo messaggio di pace, di giustizia e di armonia nel cosmo, testimoniato coerentemente per tutta la vita, consente di annoverarlo a pieno diritto tra i giusti delle genti.


TRACCE DI LETTURA

Yan Yuan interrogò il Maestro sulla carità. «Dominare se stessi e ripristinare le forme dei principi celesti è carità», rispose Confucio. «Se per un sol giorno un uomo domina se stesso e ripristina i riti, il mondo si volge alla carità. Essere caritatevoli dipende da noi stessi, dipende forse dagli altri?».
Confucio disse: «Il saggio intende la giustizia, l'uomo volgare intende il profitto».
Confucio disse: «Quando vedete un uomo virtuoso, proponetevi di eguagliarlo; quando vedete un uomo senza virtù, esaminatevi nel vostro intimo».
Confucio disse: «Gli antichi non si lasciavano sfuggire le parole, perché si sarebbero vergognati di non raggiungerle con le azioni».
(Confucio, Dialoghi 12,279; 4,82.83.88)


LE CHIESE RICORDANO...

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Venceslao (IX-X sec.), martire (calendario romano e ambrosiano)

COPTI ED ETIOPICI (18 tūt/maskaram):
Secondo giorno della Croce gloriosa
Eustazio di Ṣarābi (+ 1352), monaco (Chiesa etiopica)

LUTERANI:
Lioba (†782), evangelizzatrice nella valle del Tauber
Adolf Clarenbach (+ 1529), testimone fino al sangue a Colonia

MARONITI:
Caritone di Palestina (+ 350), confessore

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Caritone di Palestina, monaco e confessore
Giuseppe (XVI-XVII sec.), metropolita di Timisoara (Chiesa serba)