16 settembre

Cipriano di Cartagine e Cornelio di Roma (+ 258)
pastori e martiri

Nel 258 nel corso delle persecuzioni dell'imperatore Valeriano, muore martire a Cartagine il vescovo Cipriano. Nato intorno al 210, Cipriano era un retore pagano che si convertì al cristianesimo dopo aver distribuito tutti i suoi beni ai poveri. A tre anni soltanto dalla conversione fu eletto vescovo di Cartagine. Vissuto in un periodo di grandi divisioni nella chiesa, suscitate dalle diverse posizioni assunte dai cristiani di fronte alla pressione ad apostatare esercitata su di loro dai persecutori, Cipriano optò sempre per un atteggiamento misericordioso verso chi era caduto nell'apostasia. Convinto infatti che il ministero episcopale fosse uno e indivisibile, e che fosse stato lasciato da Cristo alla chiesa per custodirne l'unità attraverso la remissione dei peccati, egli difese l'autorità episcopale sia contro le intromissioni dell'impero sia contro quei cristiani che minavano l'unità della chiesa pretendendo di costituire delle chiese parallele di uomini impeccabili. Anche per questo motivo, Cipriano sostenne contro l'antipapa Novaziano, eletto dalla fazione più rigorista del clero romano, il legittimo papa di Roma Cornelio. Il comune atteggiamento di Cornelio e Cipriano verso chi aveva ceduto di fronte alle violenze dei persecutori e la loro comune morte nel martirio, hanno fatto sì che la chiesa d'occidente li ricordi assieme in questo giorno.


TRACCE DI LETTURA

Fratelli, vi sono alcuni che invece di proporre la speranza, insinuano la disperazione e la mancanza di fede sotto il pretesto di offrire la fede. Ma il Signore dice a Pietro: «Io ti dico che tu sei Pietro e sopra questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte dell'inferno non la vinceranno. Io ti darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato anche nei cieli e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto anche nei cieli».
Il Signore edifica la sua chiesa sopra uno solo; anche se dopo la sua resurrezione egli conferisce un'eguale potestà a tutti gli apostoli: «Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi. Ricevete lo Spirito santo: a chi rimetterete i peccati saranno rimessi; saranno ritenuti a chi li riterrete». Tuttavia per evidenziare l'unità dispose che l'origine della medesima procedesse da uno solo. Come può credere allora di possedere la fede chi non mantiene l'unità della chiesa?
(Cipriano, L'unità della chiesa cattolica 3-4)


PREGHIERA

O Dio, che hai dato al tuo popolo
i santi Cornelio e Cipriano,
pastori generosi e martiri intrepidi,
con il loro aiuto rendici forti
e perseveranti nella fede,
per collaborare assiduamente
all'unità della chiesa.
Per il nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito santo,
per tutti i secoli dei secoli.


LETTURE BIBLICHE

Rm 5,1-5; Mt 10,17-22


LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Ninian (+ 432), vescovo di Galloway, apostolo dei Pitti

Edward Bouverie Pusey (+ 1882), presbitero, trattariano (movimento di Oxford)

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Cornelio, papa, e Cipriano, vescovo, martiri (calendario romano e ambrosiano)

Eufemia di Calcedonia (III-IV sec.), vergine e martire (calendario mozarabico)

COPTI ED ETIOPICI (6 tūt/maskaram):
Isaia (VII-VI sec. a.C.), profeta (Chiesa copta)

LUTERANI:
Kaspar Tauber (+ 1524), testimone fino al sangue a Vienna

MARONITI:
Cipriano, vescovo di Cartagine, martire

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Eufemia di Calcedonia, megalomartire
Ioannichio II (XIII-XIVsec.), primo patriarca dei serbi (Chiesa serba)

VETEROCATTOLICI:
Cipriano, vescovo e martire