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8 settembre

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Nascita della Vergine Maria

Le chiese d'oriente e d'occidente celebrano oggi la nascita di Maria, la madre del Signore.
Come era avvenuto per il Battista, la cui natività fu celebrata in occidente sin dalla fine del IV secolo, anche di Maria la chiesa antica velle ricordare in modo solenne la venuta al mondo. La data dell' 8 settembre è quella della dedicazione della basilica di Sant'Anna a Gerusalemme, sorta sul luogo in cui, secondo un'antica tradizione, avevano risieduto Gioacchino e Anna, genitori di Maria. La festa si estese nel V secolo a Costantinopoli, e fu introdotta in occidente da papa Sergio I, che era di origine siriaca, nel 701. La festa della Natività di Maria, molto amata dalle chiese ortodosse e orientali, ricorda la nascita di colei che sarà «terra del cielo», ovvero il grembo offerto dall'umanità perché si compia l'incarnazione del Verbo nella storia degli uomini, compimento dell'economia salvifica di Dio.


TRACCE DI LETTURA

Santa Maria,
Madre del Signore,
la tua fede ci guida.

Volgi lo sguardo
verso i tuoi figli,
Terra del cielo.

La strada è lunga e su di noi la notte scende:
intercedi presso il Cristo,
Terra del cielo.
(Canto bizantino-slavo alla Madre di Dio)


PREGHIERA

Signore nostro Dio,
tu ci hai dato Maria, la nuova Eva,
terra da te preparata
ad accogliere il tuo Spirito
e a dare come frutto il Messia:
accordaci di confessare
con tutta la nostra vita
il mistero dell'unione
della tua divinità
e della nostra umanità in tuo Figlio,
nostro unico Signore.


LETTURE BIBLICHE

Gen 12,1-4; Rm 8,28-30; Mt 1,1-2


guglielmoGuglielmo di Saint-Thierry (ca 1070-1148)
monaco

Nel 1148 muore a Signy Guglielmo di Saint-Thierry, monaco cistercense.
Nato a Liegi attorno al 1070 da famiglia nobile, Guglielmo fu avviato allo studio delle lettere nel nord della Francia, dove apprese il tradizionale metodo esegetico della quaestio. Convintosi però che per trovare la parola di Dio contenuta nelle Scritture era necessario liberarsi dagli approcci eruditi e intellettualistici prevalenti nelle scuole, nel 1113 Guglielmo entrò nel monastero benedettino di Saint-Nicaise a Reims. Egli comprese che Dio, mediante lo Spirito, è presente nell'intimo dell'uomo, e dunque precede le dotte ricerche degli uomini; iniziò così un cammino monastico che lo porterà, grazie anche al rigore del metodo acquisito nelle accademie, ad essere uno dei maggiori spirituali e forse il più grande cantore dell'amore di Dio di tutto il medioevo. Attorno al 1120 fu eletto abate del monastero benedettino di Saint-Thieny, ma egli non nascondeva la sua ammirazione per lo stile di vita dei cistercensi, anche grazie a Bernardo di Clairvaux, che aveva incontrato qualche tempo prima e al quale era legato da un profondo rapporto di amicizia e di reciproca collaborazione. Dissuaso dallo stesso Bernardo dall'abbandonare Saint-Thierry per passare ai cistercensi, egli lavorò allora per riformare la vita del proprio monastero. Ma, nel 1135, ruppe gli indugi e divenne semplice monaco cistercense a Signy, dove poté dedicarsi maggiormente alla stesura delle sue opere teologiche e spirituali, che avrebbero conosciuto un'ampia diffusione.
Seppur molto debole, come ultimo atto d'amore verso l'amico di Clairvaux, Guglielmo volle porre mano alla stesura della Vita di Bernardo; ma non riuscì a terminarla per il sopraggiungere della morte, avvenuta l'8 settembre del 1148.


TRACCE DI LETTURA

Quando pensiamo alle cose di Dio o che conducono a lui e la volontà progredisce fino a diventare amore, subito, nella via dell'amore, lo Spirito santo, che è spirito di vita, vi si infonde e vivifica tutto, venendo in aiuto alla debolezza di colui che pensa, sia nella preghiera, sia nella meditazione, sia nello studio. Allora la memoria diventa sapienza, e l'intelligenza di chi pensa diventa contemplazione dell'amante.
Se ciò che l'animo vuole totalmente è Dio, esso deve esaminare in che misura e in che modo lo vuole; e questo non soltanto secondo il giudizio della ragione, ma anche secondo l'affetto della mente, in modo che la volontà più che volontà sia amore, dilezione, carità, unità di spirito. È così infatti che Dio va amato, poiché l'amore è una grande volontà tesa verso Dio; la dilezione è l'adesione e l'unione; la carità è la fruizione.
Quanto poi all'unità dello spirito con Dio, per l'uomo che ha levato in alto il proprio cuore è la perfezione della volontà di chi avanza verso Dio.
Volere ciò che Dio vuole: questo è ormai essere simili a Dio; non poter volere se non ciò che Dio vuole: questo è ormai essere ciò che Dio è. Per cui si dice bene che solo allora lo vedremo così com'è, quando cioè saremo simili a lui, quando saremo ciò che egli è.
(Guglielmo di Saint-Thierry, Lettera d'oro 249, 256, 258)


LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Natività della beata vergine Maria

ARMENI:
Natività della beata vergine Maria

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Natività della beata vergine Maria (calendario romano e ambrosiano)

COPTI ED ETIOPICI (3 nasī/pagwemēn):
Raffaele, arcangelo
Melchisedek (II mill. a.C.), re di Salem (Chiesa etiopica)

LUTERANI:
Corbiniano (+ 725), evangelizzatore in Baviera

MARONITI:
Natività della beata vergine Maria

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Natività della santissima nostra signora la Madre di Dio

SIRO-OCCIDENTALI:
Natività della beata vergine Maria

SIRO-ORIENTALI:
Natività di Maria, Madre di Dio

VETEROCATTOLICI:
Natività di Maria