27 novembre

SIDDHARTA GOTAMA BUDDHA (ca. 560-480 a.C.)
giusto tra le genti

Siddharta Gotama, nato attorno al 560 a.C., era figlio del raja del paese dei Sakya, regione che si estende dalle pendici dell'Himalaya fino al fiume Gange. Era dunque destinato a esercitare potere sugli uomini e a possedere grandi ricchezze. Ma l'esperienza diretta e violenta che Siddharta fece delle tre ineluttabili realtà che pongono radicalmente in crisi la felicità umana: la vecchiaia, la malattia e la morte, segnò per lui l'inizio di un cammino di rinuncia alla mondanità che caratterizzerà tutta la sua esistenza. Accanto a questa triplice esperienza, decisivo fu per il giovane principe l'incontro con l'ascesi monastica, che in un primo tempo egli seguì con estremo impegno e abnegazione. Tuttavia, proprio a partire dal riconoscimento dell'orgoglio che molto spesso si cela dietro a un'ascesi radicale, Siddharta visse la crisi definitiva, che lo porterà a rientrare in se stesso per scoprire che nel suo intimo abitava il Buddha, cioè l'Illuminato. Dopo un tempo di profonda solitudine, abbandonata ogni altra forma di ascesi, Siddharta si sentì risvegliato a una nuova vita, e cominciò a predicare a tutti coloro che incontrava la sua via alla pacificazione interiore e all'armonia con tutte le creature, sino alla morte, avvenuta secondo la tradizione quando egli aveva ottant'anni. La sua vicenda colpì a tal punto i cristiani, che attorno all'VIII secolo, in ambiente palestinese, la storia del cambiamento occorso nella vita di Gotama Buddha in seguito al suo incontro con un monaco tibetano diede origine alla famosissima Vita di Barlaam e Joasaf; diffusa poi anche in lingua latina in tutta la cristianità. In essa il principe indiano Joasafat, convertitosi al cristianesimo grazie all'incontro con il monaco cristiano Barlaam, diventa annunciatore di una via di gioia interiore e di pace con tutto il creato. Barlaam e Joasaf sono ricordati dalle chiese ortodosse il 26 di agosto, e sono iscritti alla data odierna nel Martirologio Romano.


TRACCE DI LETTURA

Disse il Sublime, ormai prossimo alla morte: «Chi dà, acquista merito; chi si raccoglie in se stesso, non suscita odio; chi è intelligente, si astiene dal male; chi ha posto fine alla brama, all'avversione, all'errore, sta in pace». Quindi il Sublime disse all'onorevole Anando: «Andiamo, Anando, verso il fiume Hirannavati e passiamo all'altra sponda, per fermarci nel bosco di sala dei Malla. Là giunto, il Sublime disse all'onorevole Anando: «Per favore, Anando, preparami tra due alberi di sala un giaciglio, col capo a settentrione: sono stanco, Anando, e voglio coricarmi». «Sì, Signore!», rispose Anando, obbedendo al Sublime. E il Sublime si adagiò sul fianco destro, come il leone, un piede sull'altro piede, raccolto e cosciente. Ora i due alberi di sala erano allora in piena fioritura, fuori stagione, e i loro fiori cadevano sul corpo del Sublime, mentre effluvii e suoni celesti si effondevano per l'aria, in gloria del Sublime. Ed egli disse ad Anando: «Ora vedi, Anando, la festa che fa la natura in gloria del Compiuto. Ma i monaci e le monache, i seguaci e le seguaci pregiano, onorano, venerano e gloriano il Compiuto seguendo la Dottrina, persistendo nella Dottrina, procedendo sulla diritta via della Dottrina. Perciò io vi esorto, o monaci: periscono tutte le cose; lottate senza tregua». Questa fu l'ultima parola del Sublime. Quindi si immerse in una serie di estasi successive, finché fu completamente estinto. E con l'estinzione del Sublime, un fremito scosse la terra e passò per l'universo.
(Da Gli ultimi giorni di Gothama Buddha)


LE CHIESE RICORDANO...

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Facondo e Primitivo, martiri in Galizia (calendario mozarabico)

COPTI ED ETIOPICI (18 hatūr/ ḫedār):
Filippo, apostolo (Chiesa copta)

LUTERANI:
Virgilio di Salisburgo (+ 784), vescovo ed evangelizzatore in Carinzia

MARONITI:
Giacomo l'Interciso (+ 420), martire
Barlaam e loasaf (vedi notizia sul Buddha)

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Giacomo il Persiano, megalomartire

SIRO-OCCIDENTALI:
Giacomo l'Interciso, martire

SIRO-ORIENTALI:
Giacomo l'Interciso, martire