19 novembre

MATILDE DI MAGDEBURGO (ca 1208-1283)
testimone

Il monastero di Helfta fu nel XIII secolo un luogo di alta spiritualità e un ritrovo di grandi mistiche che trovavano alimento nella ruminazione quotidiana delle Scritture. Molte di loro non erano monache tradizionali, ma beghine rifugiatesi in monastero per le persecuzioni attuate contro il beghinaggio da parte soprattutto dei frati domenicani. Fra le beghine giunte a Helfta, la più celebre fu senz'altro Matilde di Magdeburgo. Poco si sa della sua vita. Nata intorno al 1208 nella diocesi di Magdeburgo, appartenente a una famiglia nobile, Matilde decise giovanissima di ritirarsi presso una comunità di beghine, cioè di donne che rifiutavano le tradizionali forme di vita religiosa, ma che desideravano vivere un'intensa vita interiore in piccoli nuclei ai bordi dei villaggi. Per trent'anni Matilde visse una profonda comunione con il Signore nella preghiera; non appena però, su ordine del confessore, si accinse a mettere per iscritto le proprie esperienze, iniziarono per lei i guai, soprattutto perché denunciava con molta franchezza la corruzione del clero di cui spesso era stata testimone. Nel 1261, dopo il sinodo domenicano di Magdeburgo contro le beghine, Matilde si rifugiò a Helfta, dove fu compagna di Matilde di Hackeborn e maestra di Gertrude di Helfta.
Nella pace di quel cenobio e nella compagnia di donne straordinarie, Matilde portò a termine la sua opera letteraria, le Rivelazioni, in cui raffigurava - con immagini tra le più belle della letteratura medievale - lo sprigionarsi della luce divina in un cuore che ha meditato per tutta la vita la parola di Dio. Matilde morì attorno al 1283, completamente cieca, ma con una vivida luce negli occhi del cuore. La data odierna è quella in cui Matilde è ricordata dalla Chiesa d'Inghilterra, lo stesso giorno in cui nel Calendario monastico si fa memoria di Matilde di Hackeborn.


TRACCE DI LETTURA

Ascolta, amore, ascolta con l'orecchio dello spirito, così cantano i nove cori angelici:
Noi ti lodiamo, Signore, perché ci hai cercati nella tua umiltà,
noi ti lodiamo, Signore, perché ci hai mantenuti nella tua misericordia,
noi ti lodiamo, Signore, perché ci hai onorati con la tua passione e la tua onta,
noi ti lodiamo, Signore, perché ci hai condotti nella tua bontà,
noi ti lodiamo, Signore, perché ci hai ordinati nella tua sapienza,
noi ti lodiamo, Signore, perché ci hai protetti con la tua potenza,
noi ti lodiamo, Signore, perché ci hai santificati con la tua nobiltà,
noi ti lodiamo, Signore, perché ci hai illuminati nella tua confidenza,
noi ti lodiamo, Signore, perché ci hai innalzati nel tuo amore su tutte le creature.
(Matilde di Magdeburgo, La luce fluente della Divinità 1,6)


PREGHIERA

Dio onnipotente,
per tua grazia Matilde,
riscaldata dal fuoco del tuo amore,
è divenuta una luce ardente
e splendente nella tua chiesa:
infiamma anche noi
con il medesimo spirito di disciplina e d'amore,
perché possiamo camminare
per sempre al tuo cospetto
come figli della luce.
Attraverso Gesù Cristo,
tuo Figlio nostro Signore,
che vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito santo,
un solo Dio, ora e sempre.


LETTURE BIBLICHE

Ct 8,6-7; Ap 19,1.5-9; Mt 11,25-30


LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Hilda (+ 680), badessa di Whitby
Matilde, beghina di Magdeburgo, mistica

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Matilde di Hackeborn ( + 1299), vergine (calendario monastico)

COPTI ED ETIOPICI (10 hatūr/ ḫedār):
Sofia e 50 compagne di Edessa (+ ca 361), martiri (Chiesa copta)

LUTERANI:
Elisabetta di Turingia (+ 1231), benefattrice in Assia

MARONITI:
Ponziano (III sec.), papa

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Abdia (VI sec. a.C.), profeta
Barlaam di Antiochia (+ ca 304), martire
Sinossi dei santi della Carelia (festa che cade il sabato tra il 31 ottobre e il 6 novembre del calendario giuliano)
Barlaam di Chutyn (+ 1192), monaco (Chiesa russa)

VETEROCATTOLICI:
Elisabetta di Turingia, vedova