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IV domingo de Advento

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Affresco romanico - catalano
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23 dezembro de 2012
Reflexões sobre as leituras
de LUCIANO MANICARDI
A história da revelação é, também, a história da morada que Deus procura entre os homens. Nesta procura Deus escolhe aquele que é pequeno, aquele que é pobre, isto é aquele que não se impõe: a gruta de Belém é o lugar designado para a manifestação do Messias (Miqueias); o ventre da virgem de Nazaré, Maria, torna-se a morada do Senhor (Lucas); o corpo humano é a morada definitiva de Deus no meio dos homens (Hebreus).

 

23 dicembre 2012
di LUCIANO MANICARDI

Anno C 

Mi 5,1-4a; Sal 79; Eb 10,5-10; Lc 1,39-48a

La storia della rivelazione è anche storia del luogo di dimora che Dio cerca tra gli uomini. In questa ricerca Dio sceglie ciò che è piccolo, ciò che è povero, ciò che non si impone: la piccola borgata di Betlemme è il luogo designato per la manifestazione del Messia (Michea); il grembo della vergine di Nazaret, Maria, diviene luogo di dimora del Signore (Luca); il corpo umano è il luogo definitivo di abitazione di Dio tra gli uomini (Ebrei).
I riferimenti al corpo della partoriente (Michea), ai corpi delle due donne incinte che si incontrano (Luca), al corpo che Dio prepara per il Cristo (Ebrei) offrono la possibilità di una riflessione, pienamente in contesto con l’incarnazione, sul corpo come luogo spirituale, come sacramento della presenza di Dio tra gli uomini.

Il mistero dell’incarnazione non è riducibile all’evento puntuale della nascita. Come ogni uomo, Gesù è portato nel seno di una donna, abita per nove mesi nel grembo di Maria e tale grembo è sua casa, suo cibo, sua vita. Il venire al mondo è anzitutto l’esserci nel corpo di un altro: per Gesù (come per ogni umano) il corpo di una donna è il suo primo mondo. Noi avveniamo nel corpo di una donna.